La prima presentazione pubblica della stampante 3D (RepRap) autocostruita dall’arcense Daniele Monetti si è svolta presso le scuola elementare di Romarzollo. I bambini hanno potuto toccare con mano la prima stampante 3D OpenSource autocostruita nell’Alto Garda, ma è stato anche un momento per affrontare tematiche ben più ampie.
La presentazione è stata strutturata in due momenti: il primo, teorica, ha previsto una serie di slide informative riguardanti le infinite possibilità di utilizzo dell’apparecchio in questione; il secondo momento, particolarmente accattivante, ha visto l’oggetto in azione per la realizzazione di mattoncini Lego e non solo.
Monetti, che fa parte del Movimento decrescita felice dell’Alto Garda, ha illustrato i campi d’azione della stampante 3D (RepRap: Replicating Rapid Prototyper) e non si può certo dire che siano pochi. Si spazia dalla riparazione di oggetti, come per esempio pezzi di ricambio introvabili nel mercato, tramite materiali biodegradabili, evitando un incessante e discriminato riempimento delle discariche, alla produzione di oggettistica di uso comune, alla stampa di abitazioni tramite stampanti molto più grandi e, novità di questi ultimi mesi, la “bio-stampa” di organi umani.