Il progetto Le parole che non ci sono “XX” “dalla ricerca di uguaglianza al femminicidio”, curato dalla Funzione Strumentale Prof.ssa Graziella Catanzaro e patrocinato dalla Regione Sicilia, sarà attuato in rete tra l’Istituto Comprensivo “Manzoni – Dina e Clarenza”, Scuola capofila, l’Istituto Comprensivo “Enzo Drago” e l’IIS “Caio Duilio” ubicati in quartieri, della città di Messina, diversi tra loro per condizioni socio-culturali degli abitanti, per disponibilità di servizi, per esistenza di centri di aggregazione (alcuni insistono su un territorio degradato, individuato come territorio a rischio, dall’ufficio scolastico provinciale) si riuniscono in rete e predispongono il citato progetto rivolto agli allievi ed al territorio.
Nello specifico il presente progetto intende, con un’operazione didattica tendente a colmare le carenze culturali, offrire agli allievi:
- la costruzione di una coscienza democratica individuale e collettiva, di una mentalità nuova che avversi ogni forma di oppressione;
- la ricerca di nuove forme di convivenza condivisibili da tutte le componenti umane presenti nel territorio;
- la promozione del rispetto delle norme sia giuridiche che sociali.
Inoltre, si intende fornire, ai giovani scolari, alle loro famiglie ed al territorio, un’opportunità di conoscenza e di sensibilizzazione del fenomeno, sempre più dilagante, del “femminicidio”.
Lo sviluppo del progetto è articolano in due parti: azione A ed azione B.
L’azione A riservata agli alunni è finalizzata a:
- Introdurre e consolidare comportamenti sociali positivi cogliendo i veri significati etici, sociali e culturali del vivere insieme;
- Sviluppare qualità individuali: impegno, disciplina, fiducia in se stessi, autocontrollo, capacità di concentrazione;
- Scoprire e rispettare regole (sia codificate che occasionali) in situazioni di lavoro comune;
- Sviluppare le capacità deduttive ed avviare alla elaborazione di strategie che consentano scelte efficaci e utili nelle varie situazioni;
- Acquisire una corretta mentalità nei confronti delle diversità
- Prevenire comportamenti di tipo razziale, xenofobo, omofobo ;
- Individuare e contrastare nei comportamenti dei giovani i segni di ogni
eventuale nuova devianza, in particolare quelli che producono la violenza di genere;
L’azione B, rivolta ai genitori e al personale della scuola, è finalizzata a:
- Far migliorare la comunicazione tra la scuola e la famiglia al fine di essere più incisivi nell’azione educativa.
- Fare riscoprire i legami affettivi e le alleanze generazionali attraverso il fare insieme.
- Sviluppare la capacità cooperativa per coagulare consensi intorno a fatti, progetti e attività.
- Sviluppare la capacità di leggere i segni di nuove devianze sufficientemente in tempo per intervenire quando la trasgressione individuata non ha ancora raggiunto i livelli di pericolosità.
Le attività didattiche e le iniziative formative previste si concluderanno il 30 maggio 2014.
ARTICOLI CORRELATI